Le Attrazioni del nostro Parco
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni vanta una varietà di paesaggi spettacolari. Dalle coste del Mar Tirreno con le sue spiagge incontaminate, alle maestose montagne degli Alburni, fino alle colline ricoperte di uliveti e vigneti, ogni angolo di questo parco è una vista mozzafiato.
Questo parco è un paradiso per gli amanti della natura. Qui potrete scoprire una ricca varietà di flora e fauna, tra cui rare specie di orchidee, aquile reali, lupi e cervi. Le aree protette offrono l’opportunità di avvistare questi animali in libertà.
Il parco offre una rete di sentieri escursionistici che vi porteranno attraverso boschi, valli e cime panoramiche. Escursioni di diversi livelli di difficoltà permettono a escursionisti di ogni livello di godere della bellezza naturale e delle viste panoramiche.
Oltre alla bellezza naturale, il Cilento, il Vallo di Diano e gli Alburni sono anche ricchi di storia e cultura. Qui troverete antichi borghi medievali, siti archeologici ben conservati e tradizioni locali autentiche.
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un tesoro nascosto che vi offre un’esperienza indimenticabile di bellezza naturale, cultura e avventura. Venite a scoprire questo luogo straordinario e immergetevi nella sua meraviglia.
Le suggestive Cascate dei Capelli di Venere si trovano in prossimità del pittoresco paese di Casaletto Spartano, situato nella zona di Capello, a soli un chilometro di distanza dal centro abitato. Casaletto Spartano è uno dei comuni che fanno parte della meravigliosa area a sud del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, nota come la Valle della Lontra.
Questo luogo incantevole ospita una cascata che cattura l’attenzione per il suo magico gioco di luci, creato dall’acqua che scorre tra la lussureggiante vegetazione circostante. La cascata ha origine dalle acque del Rio Bussentino ed è denominata ‘Capelli di Venere’ in virtù della presenza dell’affascinante pianta Capelvenere, una specie di felce che qui cresce rigogliosa.
L’Area Capello è un’oasi ideale per trascorrere una giornata all’insegna del relax totale. Qui potrete percorrere sentieri ombreggiati da maestosi alberi, attraversare ponticelli in legno e ammirare antichi mulini.
Le Grotte dell’Angelo di Pertosa-Auletta sono un complesso di cavità carsiche situato nel comune di Pertosa, nella regione italiana del Cilento. Queste grotte sono famose per essere le uniche in Italia dove è possibile navigare lungo un fiume sotterraneo, il Negro, che scorre all’interno delle cavità. Le grotte si trovano a un’altitudine di 263 metri sul livello del mare, lungo la riva sinistra del fiume Tanagro.
Il complesso di cavità carsiche si estende per circa 3000 metri nelle profondità dei Monti Alburni e offre un notevole fascino naturalistico. All’interno delle grotte, si possono ammirare stalattiti e stalagmiti, formazioni geologiche suggestive create dall’acqua che filtra attraverso la roccia calcarea.
Non può mancare la salita a questa montagna: il monte Cervati (nel territorio comunale di Sanza) è il più alto della Campania con i suoi 1899 metri. La natura geologica del massiccio mostra la morfologia caratteristica di un ambiente carsico, con inghiottitoi, sorgenti freschissime e corsi d’acqua temporanei.
Il massiccio mostra le sue pareti a strapiombo, incise da profondi canaloni e numerosi torrioni e guglie, spettacolari e caratteristiche, proprio dal versante di Piaggine, con ai piedi i boschi misti e le faggete che si aprono di tanto in tanto in radure ricche di vegetazione e verdissime (o bianchissime in inverno).
I Monti Alburni rappresentano una delle perle della provincia di Salerno e del Parco del Cilento e del Vallo di Diano. Di natura carsica sono ricchi di grotte (circa 400), le più famose sono quelle di Castelcivita e di Pertosa. La vetta più alta è il monte Panormo, nel Cilento seconda solo al monte Cervati, e l’intero massiccio conserva una natura rigogliosa e spesso selvaggia con molti sentieri dove è estremamente piacevole fare trekking attraversando faggete e boschi di castagno in cui è possibile incontrare mandrie di cavalli allo stato brado.
Il complesso e articolato massiccio del Pollino è un gruppo montuoso dell’Appennino meridionale, compreso nell’omonimo Parco Nazionale, che in inverno diviene un terreno perfetto per salite alpinistiche in ambienti solitari e sorprendenti e in estate è lo scenario perfetto per una fuga nella natura in alternativa alle coste balneari del Tirreno e dello Jonio.
Il Serra Dolcedorme, con i suoi 2267 metri di quota, è la vetta più alta del Sud Italia e segna il confine tra la Calabria e la Basilicata. Il territorio del Massiccio è stato definito un paradiso naturale per la bellezza selvaggia dei luoghi, un laboratorio di indagine scientifica e culturale per il patrimonio faunistico e vegetale. Il padrone di casa è il Pino Loricato, un albero monumentale che deve il suo nome al particolare disegno della sua corteccia che richiama la lorica, la corazza in cuoio usata dai soldati nell’alta repubblica romana.
Se siete alla ricerca di una escursione giornaliera tra storia e natura, il Cilento è la meta perfetta. Compresa tra il Golfo di Salerno e quello di Policastro, nella Campania del Sud, la costa del Cilento si estende per circa 100 km di mare cristallino e macchia mediterranea.
Dal 1991, inoltre, il Cilento è Patrimonio dell’Umanità UNESCO: il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sono mete imperdibili per chi sceglie una vacanza all’insegna del relax, della storia, e del buon mare. Lungo la costa cilentana ci sono baie, calette, spiagge segrete, ma anche splendidi stabilimenti balneari.
La certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come certosa di Padula è una delle più grandi certose d’Europa. L’anno della sua fondazione risale al 1306, ad opera di Tommaso Sanseverino, padrone del Vallo di Diano. Nel corso del tempo la struttura originaria ha subito notevoli modifiche ed è stata impreziosita da nuove statue e opere d’arte che oggi è possibile ammirare. Il visitatore si trova immerso in un mondo affascinante, un posto a metà strada tra un luogo di preghiera e un’azienda in cui i certosini organizzavano la produzione agricola dei terreni circostanti. La certosa si divide in “casa bassa” e “casa alta” : della prima fanno parte gli ambienti di lavoro mentre della seconda i luoghi di meditazione e preghiera.
Posizionato ai confini tra Padula e Sala Consilina, il battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte è tra i siti di maggiore interesse nel Vallo di Diano, se non altro per la sua peculiarità: è l’unico al mondo che attinge l’acqua battesimale direttamente dalla fonte sulla quale si erge. L’area in cui sorge è da sempre considerata sacra per la presenza di una fonte dedicata alla ninfa Leucothea. Nel nucleo antico si può osservare la vasca nella quale un tempo si immergevano i catecumeni per essere battezzati.
Adagiato su un colle a 636 metri di altitudine, Teggiano (nel Medioevo Diano) domina la vallata, che da questo paese prende nome, il Vallo di Diano.
Il centro storico, d’inedita ricchezza e bellezza, presenta ben 13 chiese, 4 musei e il Castello Macchiaroli, un tempo roccaforte della potente famiglia Sanseverino.
Teggiano è un luogo unico e quasi mistico, da visitare almeno una volta nella vita.
Il piccolo paese offre scorci mozzafiato, paesaggi suggestivi come quello che si può ammirare dalle Mura e dal Portello.